Foglie verdi e fave di cacao sono due ricchezze ben diverse, ma entrambe del Perù, paese tra i maggiori produttori di cocaina al mondo. Grazie alle politiche antidroga, sostenute dalla commissione governativa Devida (Desarrollo y vida sin drogas), tanti terreni sono stati riconvertiti e sono state offerte fonti di reddito diverse per gli agricoltori desiderosi di abbracciare il cambiamento.
Da allora il progetto è andato avanti con impatti sociali e ambientali molto positivi.

• La coltivazione di cacao ha portato un reale beneficio ai terreni, a differenza della coltura intensiva di coca, che causa deforestazione e degradazione del suolo.
• I contadini hanno riscontrato un rendimento maggiore, oltre alla riduzione dei rischi correlati a una coltivazione illegale e sotto la gestione di cartelli della droga, rispetto a una tutelata e promossa dalla legge.

Nel successo della riconversione è stato decisivo il ruolo delle cooperative locali e di aziende sostenibili e impegnate come ICAM che importa cacao e lo trasforma in cioccolato di qualità, tracciandolo lungo tutta la filiera.
“Abbiamo condiviso il nostro know-how con interventi di miglioramento delle piantagioni, delle fasi di raccolta, di fermentazione e di essiccazione. All’inizio dell’anno garantiamo l’acquisto in modo che le cooperative lavorino sul venduto e senza essere esposte alle fluttuazioni dei prezzi. Per noi è un onore contribuire al loro successo e agli ideali a cui si ispirano”. Angelo Agostoni